Ferrari: all’asta una 250 Gto unica: arriverà a 70 milioni di dollari? Venduta a 51,7

Lunedì 13 è il giorno. Va all’asta una delle Ferrari più preziose di sempre, l’unica delle 36 GTO prodotte che era originariamente equipaggiata con un more da 4 litri. La 250 GTO è da sempre la regina dei collezionisti con valutazioni stellari. Difficilmente passa di mano ad un’asta. Solitamente si procede per segretissime trattative private. Questa volta verrà battuta a Las Vegas da Rm Sotheby’s e si pensa che possa raggiungere i 70 milioni di dollari…

Nel 2018 una 250 GTO del 1962, ricarrozzata due anni dopo e guidato da Phill Hill alla Targa Florio del ’62, era stata venduta a un’asta proprio da Sotheby’s per 48,405 milioni di dollari, diventando ufficialmente l’auto più costosa di sempre mai venduta all’asta fino a che la Mercedes non ha messo in vendita una delle due Mercedes-Benz 300 SLR “Uhlenhaut-Coupe” del 1955… che ha raggiunto i 135 milioni di euro

Il mini sito creato per l’occasione ha un titolo che è tutto un programma: Una vita. Una macchina. Una possibilità. Lo trovate qui

Ecco come la casa d’aste presenta la 250 GTO Scaglietti numero di tealio 3765

  • L’unica Gto del 1962 portata ufficialmente in corsa dalla Scuderia Ferrari
  • Vittoria di classe e 2° posto assoluto alla 1000 km del nürburgring del 1962
  • Guidata da Mike Parkes e Lorenzo Bandini per la Scuderia Ferrari alla 24 ore di Le Mans del 1962
  • Seconda classificata nel campionato siciliano della montagna del 1965
  • Di proprietà di un presidente del Ferrari club of America
  • E’ stata per 38 anni dello stesso proprietario
  • Seconda nella classe Gto al concorso d’eleganza di Pebble Beach 2011, su 23 Gto in gara
  • Best of show al concorso d’eleganza di Amelia Island

Venduta a 51,7 milioni di dollari

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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